Decreto Direttoriale 17 marzo 2025, n. 115 del Ministero del Lavoro
“Linee guida per la programmazione e progettazione delle attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione della parità di genere ai sensi dell’articolo 2, comma 2 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità del 18 gennaio 2024”.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, con Decreto Direttoriale n. 115 del 17 marzo 2025, le “Linee guida per la programmazione e progettazione delle attività di formazione propedeutiche all'ottenimento della certificazione della parità di genere”. Le linee guida attuano quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, del decreto interministeriale del 18 gennaio 2024, emanato d’intesa con il Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.
Obiettivo
L'obiettivo delle Linee guida è orientare le Regioni nella definizione e attuazione di attività formative coerenti con i requisiti previsti dalla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, offrendo un quadro flessibile e non vincolante che valorizzi le esperienze già in atto.
Le attività finanziate dal “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere”, istituito con la legge 30 dicembre 2021, n. 234, devono essere esclusivamente formative, non rientrando in tale ambito azioni di sensibilizzazione o consulenza.
Le Linee guida rappresentano quindi uno strumento per accompagnare le imprese verso un cambiamento culturale e organizzativo in materia di parità di genere.
Novità
Le Linee guida definiscono i riferimenti normativi e programmatici nazionali ed europei, e stabiliscono sei aree tematiche strategiche per la progettazione formativa:
cultura e strategia,
governance,
gestione delle risorse umane,
opportunità di crescita,
equità retributiva,
conciliazione vita-lavoro.
Vengono proposte tre tipologie di intervento formativo:
introduttivo, per approfondire il quadro normativo e i vantaggi della certificazione;
formativo sulle sei aree di KPI;
specialistico per la copertura degli specifici indicatori previsti dalla UNI/PdR 125:2022.
Le modalità attuative prevedono flessibilità organizzativa e possono includere formazione a distanza, percorsi modulari, reti di partenariato e il coinvolgimento delle Consigliere di parità territoriali.
Vengono inoltre suggeriti tre modelli procedurali per l’attuazione: accordi con il sistema camerale, bandi regionali dedicati o integrazione con i fondi FSE+.