Il 2 marzo 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.P.C.M. 26 gennaio 2024 - “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) per l'anno 2024”, relativo all’anno 2023.
Ai sensi, quindi, della legge 70/1994 e del succitato D.P.C.M., entro il 30 giugno 2024 i produttori iniziali di rifiuti e/o le imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti sono tenuti alla presentazione della dichiarazione MUD 2024, relativa ai rifiuti prodotti e/o smaltiti nell’anno 2023, sulla base dei dati inseriti nel registro di carico e scarico di cui all’art. 190 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm. e ii..
Come per lo scorso anno, i produttori di rifiuti tenuti alla presentazione della suddetta comunicazione sono specificatamente tutte le imprese che producono rifiuti pericolosi e, per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che hanno più di 10 dipendenti * e che svolgono le attività di cui all’art. 184 comma 3 lettere c), d) e g) del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm. e ii..
Scadenza
Invio telematico del MUD entro il 30 giugno 2024.
Novità
Nonostante il modello di dichiarazione abbia subito alcune variazioni rispetto al modello dello scorso anno, per i produttori iniziali di rifiuti speciali nulla è cambiato.
Sono state implementate le seguenti sezioni:
- Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: variazione di voci e costi
- Sezione Comunicazione Imballaggi – sezione Consorzi: modifica termini e voci
- Sezione STIP: modifica quota imballaggi per liquidi alimentari in PET
Si precisa comunque che:
• Le giacenze dei rifiuti presso il produttore al 31/12/2023 vanno separate a seconda che gli stessi siano avviati successivamente al recupero o allo smaltimento;
• Le modalità di spedizione previste dalla normativa vigente prevedono ancora l’invio telematico della comunicazione, che sarà eseguito a cura della scrivente, come per gli anni scorsi;
• Tutti i soggetti in possesso di autorizzazione, anche in procedura semplificata, allo svolgimento di attività di recupero o smaltimento rifiuti dovranno comunicare, una serie di informazioni relative alle autorizzazioni in loro possesso quali: tipo di autorizzazione, ente che ha rilasciato l’autorizzazione e data di rilascio e scadenza, operazioni di recupero e smaltimento autorizzate, e capacità complessiva autorizzata;
• Numero medio dipendenti si calcola con riferimento al numero di dipendenti occupati a tempo pieno durante l’anno cui si riferisce la dichiarazione, aumentato delle frazioni di unità lavorative dovute ai lavoratori a tempo parziale ed a quelli stagionali che rappresentano frazioni, in dodicesimi, di unità lavorative annue). Vanno esclusi dal computo eventuali collaboratori non dipendenti e familiari, i lavoratori con contratto interinale o di somministrazione, i tirocini formativi e gli stage nonché i contratti di inserimento e reinserimento e di apprendistato. Per quanto concerne il titolare ed i soci si ritiene che questi debbano essere conteggiati solo se inquadrati anch'essi come dipendenti dell'azienda, cioè a libro paga della medesima. Sono compresi i lavoratori a termine inseriti nell'ordinario ciclo produttivo e quindi rientranti nell'organigramma aziendale: per essi vanno computate le frazioni di unità lavorative, in dodicesimi, di unità lavorative annue. I lavoratori part time devono essere computati in proporzione all'orario di lavoro svolto dal lavoratore.