Il 21 febbraio 2024 è stato presentato il quarto Rapporto Ambiente - SNPA, conformemente alla Legge n.132 del 126, che rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le condizioni ambientali basandosi su un’ampia ed efficace divulgazione dei dati e dell’informazione ambientale prodotta da ISPRA e dalle ARPA/APPA.
Il rapporto evidenzia la transizione verso modelli di produzione e consumo sostenibili, la necessità di un'agricoltura e di una mobilità più eco-sostenibili e l'importanza della protezione del capitale naturale. Nonostante alcuni miglioramenti, sono necessari ulteriori sforzi per affrontare le sfide ambientali, specialmente nel contesto dei cambiamenti climatici, con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
Il Rapporto è suddiviso in due parti: "la prima descrive le realtà regionali attraverso l’analisi di 21 indicatori; la seconda è composta da brevi articoli che riguardano specificità regionali e/o attività SNPA particolarmente rilevanti e di interesse per la collettività".
Sintesi
Tra i dati più rilevanti, si riportano i seguenti:
- pur registrando una crescita del'8,5% nel 2021 (rispetto al 2020), le emissioni di gas serra in Italia registrano una diminuzione del 20% rispetto al 1990;
- l'uso di energie rinnovabili è triplicata nel 2020 rispetto al 2004;
- la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta, nel 2021, a 29,6 milioni di tonnellate (+ 2,3% rispetto al 2020; dopo il calo rilevato nel 2017 e senza considerare quello del 2020 dovuto all'emergenza pandemica, nel 2018 e 2019 il dato di produzione ha superato i 30 milioni, per scendere leggermente nel 2021);
- la raccolta differenziata di rifiuti si attesta al 64% (ancora non raggiunto l'obiettivo del 65% fissato nel 2012);
- nel decennio 2012-2021 vi è stata una "riduzione dei quantitativi di rifiuti urbani smaltiti in discarica pari a -52%" (con una riduzione del numero di impianti pari a -33,3%);
- l’andamento delle concentrazioni del particolato PM 2,5 nel periodo 2013-2022 "è generalmente decrescente", però "l’obiettivo di raggiungere il livello raccomandato dall’OMS appare lontano;
- per quanto concerne le acque superficiali, nel periodo 2016-2021, "si registra un generale aumento, rispetto al ciclo precedente, dei corpi idrici classificati in stato chimico buono e una riduzione dei corpi idrici non classificati".
Rapporto Ambiente SNPA – Edizione 2023