DIRETTIVA (UE) 2024/1760 DEL 13 GIUGNO 2024
“Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859”.
Novità
La Direttiva (UE) 2024/1760 (pubblicata nella G.U.U.E. del 05 luglio 2024), introduce nuovi obblighi per le imprese europee e globali in materia di due diligence aziendale per la sostenibilità. Conosciuta come Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD o CS3D), la direttiva mira a rafforzare la protezione dell'ambiente e dei diritti umani, definendo responsabilità più chiare e inasprendo le sanzioni per le imprese inadempienti.
La direttiva si applicherà alle società che:
- abbiano avuto, nell'ultimo esercizio di bilancio, un fatturato globale netto superiore a 450.000.000 euro e, nel caso di società europee, che abbiano avuto più di 1.000 dipendenti;
- siano capogruppo di un gruppo che raggiunge i limiti minimi per l'adozione del bilancio d'esercizio consolidato;
- abbiano concluso accordi di franchising o di licenza nell'Unione con un valore maggiore ai 22.500.000 euro nell'ultimo esercizio, qualora il fatturato globale sia superiore a 80.000.000 euro.
Gli Stati membri dell'UE dovranno stabilire sanzioni efficaci e deterrenti per le violazioni della direttiva, che non potranno superare il 5% del fatturato netto mondiale dell'azienda. Inoltre, le imprese dovranno predisporre meccanismi risarcitori per i danni causati da violazioni dei diritti tutelati.
Per adempiere ai nuovi obblighi di due diligence, le imprese dovranno:
- integrare pratiche di due diligence in tutte le politiche aziendali e aggiornare queste politiche almeno ogni due anni;
- pubblicare annualmente una dichiarazione sui progressi della due diligence sul proprio sito web;
- valutare e mappare gli impatti negativi su diritti umani e ambiente delle proprie attività, delle filiali e dei partner commerciali;
- implementare piani operativi per prevenire, attenuare e correggere gli impatti negativi;
- coinvolgere attivamente gli stakeholders, inclusi dipendenti e loro rappresentanze;
- stabilire procedure di reclamo per gli stakeholders potenzialmente lesi da impatti negativi;
- adottare un piano di transizione per mitigare i cambiamenti climatici.
Entrata in vigore
La Direttiva, in vigore dal prossimo 25 luglio 2024, dovrà essere recepita dai singoli Stati Membri entro il 26 luglio 2026.
Essa si applicherà a partire dal:
- 26 luglio 2027 per grandi aziende europee con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato netto mondiale superiore a 1,5 miliardi di euro, e per aziende non UE con fatturati equivalenti;
- 26 luglio 2028 per aziende europee con più di 3.000 dipendenti e un fatturato netto mondiale di oltre 900 milioni di euro, e per aziende non UE con fatturati simili;
- 26 luglio 2029 per tutte le altre imprese che rientrano nei criteri della direttiva.