Un sistema di gestione della sicurezza non può prescindere dalla gestione dei “quasi infortuni”. Qualsiasi sistema di gestione, anche il più semplice, ha tra i suoi requisiti quello dell’analisi non solo degli infortuni ma anche degli incidenti. Infatti, come un’azienda gestisce questo aspetto è una cartina al tornasole che restituisce la reale proattività in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Cosa ben risaputa dagli auditor.

La centralità dei “quasi infortuni” è indirettamente dimostrata da una serie di “errori” abbastanza eloquenti. Da un lato, in alcuni casi la loro gestione è “per difetto”, ossia con la formalizzazione di eventi incidentali utili a superare un audit di certificazione o una verifica da parte dell’Organismo di Vigilanza (OdV). Dall’altro lato, vi può essere una gestione “per eccesso”, ossia con obiettivi aziendali strutturati sul numero di segnalazioni (che può arrivare ad essere abnorme per alcuni contesti lavorativi) più che sulla loro qualità e l’effettiva capacità di prevenire fenomeni infortunistici.

La cultura della sicurezza si veicola anche attraverso la partecipazione di Lavoratori e Preposti nella gestione dei “quasi infortuni”. Partecipazione che consente di trovare soluzioni fattive alle problematiche evidenziate, in linea con le attese dei Lavoratori e quindi dagli stessi rispettate. Il che innesca un circolo virtuoso di proattività ed efficacia.

Sulla gestione dei “quasi infortuni” l’INAIL ha dedicato un numero importante di pubblicazioni. Una delle più recenti è il documento tecnico "Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo", reso disponibile il 10 gennaio 2024. Con tale documento, INAIL mette a disposizione un "modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale".

Come si raccolgono le evidenze dei “quasi infortuni”?

Come si analizzano le cause?

Come si definiscono le azioni correttive?

E come si verifica la loro efficacia nel tempo?

Quali possono essere gli strumenti di collaborazione?

Il corso, valevole come aggiornamento per RSPP/ASPP, è rivolto a RSPP/ASPP, responsabili e addetti ai sistemi di gestione, Dirigenti, HSE manager, responsabili e addetti agli uffici HSE, responsabili e addetti alla gestione del personale.

Il corso mira a proporre metodologie e strumenti per un’analisi proattiva ed efficace dei quasi infortuni.

Il Corso prevede un test finale, un questionario di gradimento e il rilascio di 4 crediti formativi per l'aggiornamento RSPP/ASPP.

- Incidenti, quasi infortuni, infortuni:definizioni

- L’analisi degli eventi: l’importanza di una descrizione puntuale e circostanziata

- La collaborazione di Preposti e Lavoratori

- Correzione, causa radice e azione correttiva: dall’evento alla causa

- Casi di studio

- Domande e quesiti

Dott.ssa Giada Stefani

Laureata in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro a Verona nel 2012, ha maturato esperienza nell’ambito safety prima come ASPP interno in una azienda manifatturiera per poi approdare nel settore della consulenza. Assiste aziende nei percorsi di valutazione e gestione dei rischi occupazionali, mantenimento di sistemi di gestione  e si occupa di attività formative come formatore in ambito salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2020 ha completato il percorso che l’ha portata all’ottenimento della qualifica di Certified Safety Coach della Safety Coach Federation.

Dott. Manuel Campagnaro

Direttore tecnico Ecoricerche Sicurezza. Specialista HSE e consulente per l'implementazione dei sistemi di gestione qualità, ambiente, sicurezza ed energia. Responsabile del sistema di gestione integrato.